martedì 18 febbraio 2014

IL MEDITATORE INNAMORATO


Ho problemi a portare avanti una relazione e nel contempo meditare e andare più in profondità nel mondo interiore.

Quando stai facendo un pellegrinaggio interiore, la stessa energia che si rivolgeva all’esterno si volge verso l’interno, e di colpo ti ritrovi da solo, diventi un’isola. La difficoltà nasce dal fatto che ora sei veramente interessato a essere te stesso, e tutte le relazioni appaiono come legami, dipendenze. Ma questa è una fase transitoria; non farne un atteggiamento permanente. Prima o poi, quando avrai trovato un nuovo equilibrio interiore, la tua energia traboccherà e desidererai nuovamente entrare in relazione.
Quando la mente diventa meditativa per la prima volta, l’amore appare come un vincolo. E in un certo senso è vero, perché una mente che non è meditativa non può amare veramente.
Il suo amore può solo essere falso, illusorio; è più un’infatuazione che amore. Tuttavia non hai nulla con cui fare confronti a meno che non accada l’amore vero; quando inizi a meditare, l’amore illusorio pian piano scompare, si disperde. Per prima cosa, non scoraggiarti. E come seconda cosa, non farne un atteggiamento permanente. Queste sono le due possibilità.

Se ti scoraggi perché la tua vita amorosa sta scomparendo, e cerchi di rimanere attaccato, ciò diventerà una barriera nel tuo viaggio interiore. Accetta questo fatto: ora l’energia sta seguendo un nuovo cammino e per alcuni giorni non sarà a tua disposizione per muoverti verso l’esterno, per essere attivo.


Se qualcuno è un creatore e si mette a meditare, per un certo periodo tutta la creatività scomparirà.
Se sei un pittore, di colpo vedrai che non puoi più dipingere. Puoi continuare a farlo, ma avrai poca energia e poco entusiasmo. Se sei un poeta, la poesia non arriverà più. Se sei una persona innamorata, l’energia scomparirà. Se cerchi di forzarti a entrare in relazione, a essere quello che eri prima, sarà molto pericoloso per te. Stai facendo una cosa contraddittoria: da una parte cerchi di andare dentro e dall’altra cerchi di andare fuori. È come se, guidando la macchina, schiacciassi contemporaneamente il pedale del freno e quello dell’acceleratore. Potrebbe finire in un disastro, perché stai facendo due cose opposte allo stesso tempo.


La meditazione è solo opposta all’amore falso.

Il falso scomparirà, e questa è la condizione fondamentale perché emerga il vero. Il falso deve andarsene, deve lasciarti completamente; solo allora sarai pronto per il reale. Per qualche giorno almeno dimenticati di tutte le relazioni.
La seconda cosa, anch’essa molto pericolosa, è che puoi farne uno stile di vita. È accaduto a molte persone. Vivono nei monasteri – vecchi monaci, persone religiose in modo ortodosso che hanno fatto del non essere mai in una relazione d’amore uno stile di vita. Pensano che l’amore sia opposto alla meditazione, e la meditazione opposta all’amore. Non è così. La meditazione è contro l’amore falso, ma è assolutamente compatibile con l’amore vero.



ARRIVARE A CASA
Quando hai una posizione stabile, quando non puoi andare più lontano dentro di te, quando hai raggiunto il nucleo del tuo essere, le sue fondamenta, allora sei centrato. Improvvisamente hai energia a disposizione, ma non c’è nessun posto dove andare. Il viaggio esteriore si è fermato quando hai iniziato a meditare, e ora anche il viaggio interiore è completo. Sei sistemato, sei arrivato a casa.

L’energia inizierà a traboccare. Ma sarà un movimento di tipo completamente diverso, di una qualità molto differente: non avrà alcuna motivazione. Prima ti avvicinavi a qualcuno con una motivazione, adesso non ce ne sarà alcuna. Ti muovi semplicemente perché hai troppo da condividere.

Prima ti muovevi come un mendicante, ora sei un imperatore. Non è che cerchi la felicità presso qualcuno – la possiedi già. Ora la tua gioia è troppa; la nuvola è così colma di pioggia che vorrebbe iniziare a donarla. Il fiore è così colmo che vorrebbe che la sua fragranza cavalcasse i venti e arrivasse fino alla fine del mondo. È una condivisione.


È nato un nuovo tipo di relazione. Chiamarlo relazione non è esatto perché non è più una relazione, ma uno stato dell’essere. Non ami, sei amore.
Non scoraggiarti e non farne uno stile di vita; è solo una fase passeggera. La rinuncia è una fase passeggera – il fine della vita è la celebrazione, la rinuncia è solo un mezzo. Ci sono momenti in cui devi rinunciare, proprio come quando sei malato e il dottore ti consiglia di digiunare. Il digiuno non deve diventare uno stile di vita. Rinuncia al cibo, ma quando stai di nuovo bene goditelo di nuovo – e troverai in esso molta più gioia di prima. Non fare del digiuno tutta la tua vita. Era una fase transitoria, ma necessaria, va bene?

Resta per un po’ a digiuno di relazioni e d’amore, e vedrai che presto sarai capace di muoverti di nuovo, di traboccare, e di farlo senza motivazioni. Allora l’amore è bellissimo.

Osho Above All, Don’t Wobble

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